Osservando
il mare ascolto pensieri.
Il
mare affascina, ammalia, rilassa, scuote e rallenta.
Guardarlo
e pensare che lui fa quello: fa il mare.
Ha un
grande coraggio ed è sicuro di sé.
Fa ciò
che gli pare.
A
volte è così irrequieto che ha bisogno d’infrangersi contro le rocce.
Quasi
gli stia stretto lo spazio in cui vive.
Il
mare è equo e molto generoso: si concede a tutti.
Salta
come un delfino felice.
Ha
bisogno di farsi notare. Trasmette forza ed integrità.
Se non
ci fosse la forza di gravità starebbe in cielo.
Forse
già si trova lì e noi lo guardiamo dall’alto.
Una
cosa è certa: è affascinante.
Perché
ti affascina?
Zompa
sulle rocce e non riesce a sostare.
Hai
presente quando cerchi di scavalcare un muro troppo alto? Si torna sempre giù.
Ma non
si arrende mai.
Si
quieta solo quando è stanco.
Chissà
perché lo fa. E’ una reazione ad una relazione?
A ben
guardare, del mare, si riposa sulle rocce per un po’ finchè non evapora e
ritorna.
Quindi
c’è del mare che aiuta dell’altro mare a sdraiarsi per un po’ sulle rocce.
Prima
o poi tutto il mare riuscirà a riposarsi.
Quello
più stremato troverà delle rocce con degl’ incavi più profondi. Lo sforzo è
stato estenuante.
Il
mare si offre agli sguardi.
Dona
passaggi, cibo e refrigerio.
Ed ora prova
ad esprimere con una foto ciò che il mare ti trasmette.
Ancona,
il Quadrato mercoledì 13 settembre 2017
scritto al Quadrato e foto a Mezzavalle Marco Ziglioli
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